Comunicazioni

Ci ha lasciati Luigi Jasson

In forma strettamente privata si sono svolte le esequie di Luigi Jasson, scomparso improvvisamente pochi mesi prima di compiere 81 anni. Il suo nome ci riporta indietro di circa sei decenni, quando l’atletica leggera viterbese ottenne eccellenti risultati. La società Olimpia, prima grazie all’impulso della scuola Paracadutisti con il comandante Turrini, poi in totale autonomia, arrivò a conquistare un posto tra le prime trenta d’Italia. I dirigenti erano Buffetti, Palazzetti, Cagionati, Bennati, Calevi. Gli allenatori erano Currò, Condurelli, D’Angelo: guidavano un gruppo di giovanissimi appassionati tra i quali l’ostacolista Trippanera, i lanciatori Tamantini e Cioccolo, i mezzofondisti Zaccurri e Falzoi, l’astista Sattin, quel Massimo Baleani che diventò figura preminente in Italia nel decathlon. E poi c’era Luigi Jasson, che a neanche vent’anni saltò sette metri e ventisette centimetri nel lungo, misura eccellente a livello nazionale, corse i cento metri in dieci secondi e nove, e i duecento in ventidue secondi e cinque decimi. Ai campionati nazionali assoluti Jasson vinse la medaglia di bronzo alle spalle di Attilio Bravi, il numero uno dell’epoca, e del reggiano Terenziani. Sempre in quel periodo, con Baleani, Stefanucci e Arcangeli, compose la staffetta 4×100 che corse la distanza in 43 secondi e otto decimi. I suoi risultati hanno resistito a lungo come primati provinciali (il 7.27 nel lungo lo è ancora) e pietra di paragone per tutti i praticanti locali della regina degli sport. E non c’era il campo sportivo scolastico: si correva allo stadio, come potete vedere in uno dei ritagli che pubblichiamo, tratti dai quotidiani Il Tempo e Il Corriere dello Sport del triennio 1957-1958-1959. Uno stadio dove era difficile trovare posto in mezzo a partite di calcio e rugby. (Archivio Sport Viterbese). Alla famiglia vanno le più sentite condoglianze da parte di tutta l’Atletica provinciale.